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La toxoplasmosi nel cane e nel gatto:
i consigli per le donne in dolce attesa

ANIMALI - I consigli della veterinaria Maria Assunta Mandozzi per evitare l'infezione soprattutto durante la gravidanza. Fondamentale gestire l'alimentazione evitando di somministrare ai nostri pets carni crude non controllate o permettere loro di cibarsi di carcasse abbandonate. Attenti alle informazioni assolutamente sbagliate e a un terrorismo psicologico non giustificato
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di Maria Assunta Mandozzi

(medico veterinario)

Spesso capita che in ambulatorio arrivino ragazze in dolce attesa preoccupatissime all’idea di dover allontanare il loro amatissimo felino perché allarmate dalla possibile infezione da toxoplasma e terrorizzate dalla possibilità di perdere il loro bimbo/a  a causa del protozoo. Tutto ciò è dovuto ad  informazioni assolutamente sbagliate e ad un terrorismo psicologico non giustificato.

Cos’è il toxoplasma e come si tramette? La toxoplasmosi è una malattia provocata da un protozoo (toxoplasma gondii) che colpisce animali a sangue caldo come ovini, caprini, bovini, equini, animali selvatici  uomo compreso (zoonosi) e che ha come ospite definitivo i felidi tra cui il gatto domestico. Ha un ciclo biologico complesso: forme giovanili infettanti possono trovarsi nell’ambiente esterno magari derivanti dalle escrezioni di animali infetti (gatti) e sono responsabili della contaminazione di acque e alimenti (verdure). Altre forme  possono ritrovarsi in vari organi e  tessuti (tessuto muscolare, tessuto nervoso,  intestino, ecc… ) di ospiti intermedi nei quali genera cisti. Queste cisti, che contengono forme giovanili infettanti, possono persistere nell’ospite intermedio, o nella carne degli stessi, anche per un anno.

La malattia nel cane e nel gatto il più delle volte è asintomatica, ma si effettuano indagini specifiche nel caso di aborto nelle gatte in quanto potrebbe essere proprio il protozoo il responsabile. Negli animali debilitati o immunodepressi (gatti Fiv o Felv positivi, cani giovani non vaccinati, cani  con patologie concomitanti o sotto terapia cortisonica, ecc..)  abbiamo sintomi più o meno gravi con febbre, debolezza, epatite,  ittero nelle fase acuta,  fino a forme neurologiche (tremori, incoordinazione, convulsioni, atassia) nella forma cronica. Anche nell’uomo tutto dipende dallo stato del sistema immunitario perché anche in questo caso abbiamo diverse forme asintomatiche o aspecifiche riconducibili ad una banale influenza nei soggetti immunocompetenti,  ma nei soggetti immunodepressi possiamo avere forme encefaliche gravi. L’infezione  però che più preoccupa nell’uomo è data da quella trasmessa per via  transplacentare responsabile di aborto nella donna.

Per evitare l’infezione è importante capire come può essere trasmessa. Il gatto, il cane  e i carnivori in genere si infettano nutrendosi di carne di animali che presentano cisti (roditori, carcasse di ovini o bovini, selvaggina, ecc…),  gli erbivori possono infettarsi assumendo erba, vegetali o acqua contaminati dalle escrezioni di animali infetti. Nell’uomo le fonti più importanti d’infezione da toxoplasma sono dovute all’ingestione di carne cruda o insaccati  latte crudo non pastorizzato, frutta e verdura non accuratamente lavati , contatto con terriccio di orti o giardini , contatto con feci di gatto e mancata igiene delle mani.

Detto ciò i consigli per evitare infezioni da toxoplasmosi nei nostri pets è fondamentale cercare di gestire la loro alimentazione evitando di somministrare carni crude non controllate o permettere loro di cibarsi di carcasse abbandonate, compito piuttosto difficile per un gatto outdoor cacciatore seriale…ma ci si può provare.

Per le nostre dolci future mamme bando all’ansia e alla preoccupazione e 5 consigli importanti da tenere a mente durante la gravidanza:

  • Non consumare carne cruda o poco cotta o insaccati (a meno che non vengano prima sottoposti a congelamento )
  • Non consumare verdura fresca o frutta se non opportunamente lavata
  • Evitare pratiche di giardinaggio, cura dell’orto o altri lavori di campagna a meno che non si indossino guanti (fondamentale evitare il contatto con il terriccio ed evitare contatto con la bocca)
  • Lavarsi ripetutamente le mani e igienizzarle prima di portarle alla bocca
  • evitare il contatto diretto con le feci del gatto….non con il gatto

Un gatto positivo alla toxoplasmosi rilascia spore infette sporadicamente e per poco tempo ed è per questo che rappresenta la fonte di infezione meno probabile rispetto alle altre elencate sopra. 

Però è bene rispettare alcuni accorgimenti nel caso si abbiano  gestante+ gatto in casa:

  • futuro papà o futuri nonni puliranno giornalmente la lettiera del vostro micione (la gestante non dovrà avere contatto con le feci del suo micione, o se è lei ad occuparsene utilizzare sempre guanti)
  • la lettiera verrà pulita ogni 48 ore con acqua calda bollente per eliminare residui di feci (le spore di toxoplasma non resistono ad alte temperature)
  • futuro papà e futuri nonni manterranno pulito il pelo della zona anale e perineale del piccolo felino da eventuali residui di escrementi cosi da poter essere accarezzato dalla gestante (che dovrà comunque lavare le mani prima di portarle alla bocca)
  • evitare per la futura mamma e per il gatto consumo di carne cruda o di insaccati

Detto ciò è semplice capire che l’allontanamento del felino da casa non esula assolutamente dalla possibilità di infettarsi. Sono le attenzioni igienico sanitarie che  aiutano ed evitare tutti i problemi. Auguri a tutte le future mamme.

 

 

 

 


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