Grandi eventi, bus navetta e sosta
Il Comune cerca le soluzioni
per la crisi del commercio in centro

di Renato Pierantozzi

Quindici posti a disco orario in corso Trieste, navette elettriche gestite da privati in grado di percorrere le zone a traffico limitato e le aree pedonali, allentamento del varco del Carmine e 2/3 grandi eventi oltre ai tradizionali festival. Sono gli “antidoti” anticrisi annunciati dal sindaco Guido Castelli al termine del Consiglio comunale aperto odierno sulla situazione del commercio nel cuore cittadino. Un momento di confronto costruttivo senza troppi screzi polemici (ad eccezione di un paio di battibecchi tra i grillini Manni e Tamburri con Nico Stallone e Marco Fioravanti) a cui seguiranno ora “incontri” operativi per attuare quello che è stato promesso. E’ stato l’assessore al commercio Alessandro Fliaggi a rompere il ghiaccio snocciolando alcuni numeri sullo stato di salute del tessuto commerciale cittadino.

Alessandro Filiaggi

«La crisi colpisce tutti i centri storico -dice- da Roma a Genova. Nel nostro caso c’è stato un saldo positivo nel settore “food” con 28 aperture e 22 cessazioni. Mentre negli altri casi il saldo è negativo a fronte di 32 chiusure e 22 nuove attività. Sono state aperte anche 24 attività di e-commerce a testimonianza che il commercio si sta evolvendo anche da noi e che in tutto il mondo sta devastando la vendita tradizionale. Prima del sisma sono sorti anche 100 b&b. Il Comune ha messo in campo un poderoso piano di ristrutturazioni -aggiunge Filiaggi- per rendere il centro più bello e anche per i residenti che sono fondamentali anche per il commercio. Inoltre il Comune ha deciso di non aumentare la tassa rifiuti a carico degli esercenti caricando gli oneri su tutti i cittadini.  Siamo disponibili a creare una cabina di regia per affiancare il Comune nelle scelte. Bisogna comunque saper cogliere le possibilità offerte dai grandi eventi rimanendo aperti ad esempio quando c’è il pienone». I commercianti, da parte loro, pur mantenendo toni pacati hanno diffuso in sala alcune foto del degrado del centro storico. «Tra degrado e spopolamento la situazione è insostenibile», accusa Paola Cavaliere. «Puntiamo alla creazione di un centro commerciale artigianale professionale -aggiunge Arianna Trillini di Wap- con interventi sull’accessibilità del centro, cedolare secca per gli affitti, deregulation sulla viabilità, stop al degrado, agevolazioni su tasse affissioni e musica». Wap ha chiesto anche una seconda navetta dall’ex Gil fino a piazza sant’Agostino. Anche dalla Confcommercio sono arrivate precise richieste: «Serve una zona mista unica a pagamento e per i residenti -dice il presidente ascolano Ugo Spalvieri– Anche le fasce orarie dei varchi sono da rivedere tollerando ad esempio gli accessi verso le strutture ricettive previo avviso al Comune. Anche la raccolta dell’umido, che deve essere concordata con il gestore, deve migliorare». Numerose anche le prese di posizione degli esponenti politici presenti in Consiglio. «La città si sta spostando verso est -accusa Francesco Ameli (Pd)– Da tempo abbiamo presentato una mozione per risarcire i commercianti presenti nelle zone dei cantieri del centro, ma non è stata mai discussa. Si va avanti a colpi di spot come nel caso di via Ceci dove siamo passati dalle statue ai parcheggi. Servirebbe anche una tariffa agevolata nella prima ora di sosta altrimenti nessuno viene più a prendere un caffè in centro se al costo di deve aggiungere 1,70 di parcheggio». «Nei giorni di festa i negozi sono chiusi -stigmatizza Piera Seghetti (Cuore di Ascoli)- e in certi periodi dell’anno non ci sono a disposizione peculiarità. Penso a carnevale quando non si trovano le maschere». Il leghista Andrea Antonini ha aperto alla possibilità di “allentare il varco del Carmine per dare un po’ di respiro commerciale a via Sacconi”.  Il consigliere regionale Piero Celani ha chiesto la redazione di un “Piano di rigenerazione urbana” puntando su arredo urbano, omogeneità commerciale, assenze di vie con vetrine chiuse e accessibilità pedonale. «Se chiudono i negozi -dice Celani- si apre anche un problema di sicurezza. Il problema secondo me non è stare aperti la domenica o nei festivi, ma la sopravvivenza durante la settimana». Più critici i grillini. «Invece di tre assessori al commercio, turismo e cultura perchè non si mettono insieme le deleghe -accusa Giacomo Manni (M5S)- La maggioranza governa da 19 anni e ancora si parla di parcheggi. Perchè non sono stati riacquistati con i soldi del gas? E’ stata una scelta politica. La città di sta spostando al Battente, ci manca solo la piazza al posto del parcheggio. Si parla poi di parco fluviale, ma che cos’è?». Infine la replica finale del sindaco Castelli. «E’ stata una seduta costruttiva -dice- in cui è stata dimostrata maturità e atteggiamento propositivo. La città, che una volta viveva anche con il settore dell’edilizia, ha vissuto una dura crisi: gli incassi degli oneri di urbanizzazione sono passati da 1,2 milioni a 50.000 euro. Senza poi dimenticare la crisi della zona industriale, del settore pubblico, con chiusure di uffici e trasferimenti a Fermo. Oltre ai lavori di riqualificazione fatti negli ultimi anni, ora sarà la volta del recupero di Corso Trieste e piazza sant’Agostino. Stiamo anche cercando di eliminare i “vuoti urbani” che un tempo erano le famose brutture come la zona “Beirut” di via Trieste, palazzo Sgariglia e l’ex ospedale. Sul fronte degli eventi abbiamo cercato di fare qualcosa in tutti i mesi nell’anno: a febbraio c’è stata Cinesophia, ora toccherà al festival App. Sul fronte del turismo abbiamo perso il turismo scolastico per colpa del sisma, mentre abbiamo altre risorse come l’oliva che nessuna altra città italiana può vantare»

(servizio aggiornato alle 18,21)