Ammanco alla Multiservizi Lama,
l’imputato chiede riti alternativi

ASCOLI - La vicenda giudiziaria aveva preso il via il 29 dicembre 2016 con la denuncia in Procura da parte del Comune nei confronti di Andrea Calvaresi ex amministratore unico della società dimessosi dalla carica con comunicazione recapitata il 15 dicembre 2016
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Il Tribunale (foto Vagnoni)

Si è svolta in tribunale l’udienza preliminare a carico di Andrea Calvaresi, l’ex amministratore della Multiservizi Lama srl, la società del comune finita nell’occhio del ciclone per un ammanco di circa 60.000 euro. Al palazzo di Giustizia si è presentato anche il sindaco di Castel di Lama Mauro Bochicchio mentre Calvaresi era rappresentato dall’avvocato di fiducia. Proprio il legale ha chiesto al giudice Rita De Angelis di ricorrere a riti alternativi (l’ordinamento italiano prevede il ricorso al patteggiamento o al rito abbreviato ad esempio). L’udienza è stata poi rinviata al prossimo mese di giugno.

LA VICENDA – La denuncia era stata presentata il29 dicembre 2016 dall’allora sindaco lamense Francesco Ruggieri nei confronti di Calvaresi ex amministratore unico della società Multiservizi Lama Srl (di cui il Comune di Castel di Lama è socio unico titolare del 100% del capitale sociale) dimessosi dalla carica con comunicazione recapitata il 15 dicembre 2016. «Si è trattato -aveva spiegato l’amministrazione lamense- di una iniziativa necessaria e doverosa assunta dal sindaco subito dopo aver appreso dal revisore contabile della società medesima di ammanchi ingiustificati dalle casse della Multiservizi Lama Srl che, da una prima sommaria stima, ammonterebbero ad oltre 60.000,00 euro com’è stato attestato mediante relazione scritta appositamente acquisita per suffragare le perplessità che erano emerse a seguito del mancato rinvenimento presso la sede sociale di tutti gli estratti conto bancari».


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