Tanta commozione e ricordi a Senigallia (Ancona) questa mattina, 8 dicembre, per la manifestazione in occasione del primo anniversario della tragedia di Corinaldo in cui persero la vita Asia, Benedetta, Daniele, Eleonora, Emma e Mattia. Al teatro “La Fenice” al microfono si sono alternati al microfono diversi interventi delle autorità, dai presidenti del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, e della Commissione sanità, Fabrizio Volpini al governatore delle Marche Luca Ceriscioli fino al sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi. Si è svolta inoltre una tavola rotonda con il garante dei diritti, Andrea Nobili, che ha illustrato il “Codice etico dell’intrattenimento-Regole per i locali a tutela dei minori”. Il dovere delle responsabilità ed il diritto al divertimento. Un binomio imprescindibile che ha sostanziato l’incontro organizzato nell’ambito delle iniziative in occasione del primo anniversario della tragedia della discoteca di Corinaldo.
Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, ha evidenziato che «al centro di questa giornata c’è la parola futuro. E proprio al futuro in questi anni abbiamo dedicato la massima attenzione anche nel nostro lavoro in Consiglio, pensando soprattutto ai giovani. Lo abbiamo fatto approvando provvedimenti significativi come le leggi sul contrasto al cyberbullismo ed alla ludopatia e quelle che hanno creato la rete delle città sostenibili amiche dei bambini ed istituito il Parlamento dei giovani». Secondo Mastrovincenzo è proprio «con il contributo delle nuove generazioni che possiamo costruire una società migliore, fondata su valori come la solidarietà, il rispetto dell’altro, la sostenibilità, la legalità. Continuiamo a lavorare interpretando questi valori, tenendo sempre vivo il ricordo dei ragazzi che hanno perso la vita a Corinaldo».
Una giornata di riflessioni e progettualità che, attraverso una tavola rotonda, si è anche soffermata sul problema della sicurezza, prendendo come riferimento il “Codice etico dell’intrattenimento-Regole per i locali a tutela dei minori”, sottoscritto lo scorso giugno dal Garante dei diritti, Andrea Nobili, dal direttore generale Confcommercio Marche centrali, Massimiliano Polacco, e dalla presidente del Cogeu (Comitato unitario genitori), Luigina Bucci. «Quella di oggi, a distanza di un anno dalla tragedia che ha colpito anche la città di Senigallia – sono parole del presidente della Commissione regionale sanità, Fabrizio Volpini – non va vista come una semplice giornata commemorativa, ma come un momento di confronto volto a migliorare la conoscenza e la sicurezza dei ragazzi. Non possiamo negare i giusti momenti di svago, ma dobbiamo attivare tutti gli strumenti a disposizione, affinchè non abbiano più a ripetersi situazioni limite che vadano a ledere l’incolumità dei nostri giovani. Il codice è sicuramente una delle buone pratiche da mettere in atto».
Nel corso della tavola rotonda, il Garante regionale dei diritti, Andrea Nobili, ha tenuto ad evidenziare come lo stesso codice sia “frutto di una riflessione attenta sulle dinamiche che riguardano il divertimento e di una condivisione a tutto campo con quanti lavorano ed intervengono in questo ambito. Siamo riusciti ad elaborare un codice che, senza nessuna imposizione di tipo normativo, fornisce alcune linee di condotta e buone pratiche di prevenzione che auspichiamo possano incontrare nuove adesioni da parte di tutti quelli che hanno a cuore la sicurezza ed il futuro dei ragazzi”.
Il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi invece intervenendo al teatro La Fenice durante l’incontro pubblico “Dovere della responsabilità, diritto al divertimento”, organizzato nell’ambito della giornata in ricordo delle vittime della Lanterna Azzurra (Asia, Benedetta, Daniele, Eleonora, Emma, Mattia) ha ricordato come «il dolore che ha segnato a fondo l’anima della nostra comunità con la tragedia della Lanterna Azzurra è ancora forte nei nostri cuori, perché questa immane e incalcolabile tragedia è entrata per sempre dentro ciascuno di noi, dentro ogni famiglia. Oggi è il momento della commemorazione, certo, ma è anche l’occasione per costruire insieme ai giovani una riflessione sul divertimento consapevole e responsabile, che parta dal dialogo e dalla riscoperta della capacità di parlarsi tra genitori e figli, tra istituzioni e giovani, per confrontarci sui valori che ci uniscono e sulle azioni da mettere in atto affinché tragedie simili non si verifichino mai più».
Oggi esiste «una sorta di primo maggio inerente la sicurezza degli spazi ludici, che passo dopo passo, seme dopo seme, coltivi la memoria e il ricordo di ciò che è stato e, allo stesso, tempo costruisca un ponte verso il futuro – ha rimarcato il sindaco – ma è evidente che tutto questo non può avvenire senza il coinvolgimento pieno, non solo formale, di giovani con la voglia e il coraggio di diventare protagonisti e artefici dei processi che attraversano i loro mondi. Anche perché, oggi più che mai, sono convinto che è da questa generazione, così segnata dal dolore, che abbiamo bisogno di ripartire. Una generazione che voglio personalmente ringraziare, nei confronti della quale troppo spesso si punta il dito e che, invece, proprio nei momenti più difficili, ha sempre dimostrato di saper dare il meglio».
Poche parole e tanta commozione anche per il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli che ha partecipato alla messa e all’incontro al teatro della Fenice. «A un anno dalla tragedia il dolore è sempre forte – ha evidenziato Ceriscioli – il tempo sembra volato ma è evidente questo segno forte che rimane in tante persone. Ma c’è anche la volontà di guardare verso il futuro, la voglia di fare in modo che quello che è accaduto possa diventare uno strumento affinché questa tragedia non si ripeta, affinché si rafforzino misure per la sicurezza dei ragazzi quando escono per divertirsi. Tutto questo è nato da un comitato di genitori, da chi ha vissuto questo dramma, perché da quello che è successo possa nascere una cosa buona per tutti gli altri giovani».
L’incontro , condotto dal giornalista Gianluca Ales, dopo i saluti istituzionali, la proiezione di un documentario prodotto per Sky su quanto accaduto quella notte attraverso le testimonianze di genitori e ragazzi e l’intervento di Valerio Magrelli su “I luoghi per la musica, gli spazi per la cultura. Quel fragile confine tra libertà e sicurezza”, è proseguito con la tavola rotonda alla quale hanno preso parte con il presidente Ceriscioli, il garante regionale per i diritti Andrea Nobili, il presidente dell’Associazione nazionale discoteche Maurizio Pasca, la presidente del Cogeu Luigina Bucci, e il direttore dell’Amat Gilberto Santini.
La Regione Marche, oltre al sostegno economico della manifestazione, ha infatti voluto dare nell’immediato un segnale più concreto di impegno attraverso la formazione. L’assessorato al Lavoro-Formazione-Istruzione che fa capo a Loretta Bravi, presente oggi a Senigallia, si è messo in moto per offrire una adeguata formazione per tecnici e operatori, addetti ai controlli nell’ambito dell’organizzazione di eventi, spettacoli, concerti, fiere, ecc. L’importo complessivo stanziato ammonta a 325.000 euro è sarà impiegato per formare oltre duemila persone attraverso sette diversi corsi di cui alcuni già attivi.
La scorsa notte, intanto in Piazza del Duca, a Senigallia, alle ore 0,47 – l’ora della tragedia di un anno fa – sono stati lanciati in aria sei palloncini bianchi per ricordare le vittime della strage.
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