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Arriva il vaccino Johnson & Johnson
«Per adesso nelle Marche poche dosi
Sarà destinato a over 80 e disabili»

EMERGENZA CORONAVIRUS - L'assessore regionale Filippo Saltamartini conferma: «Prime consegne il 16 aprile, probabilmente saranno date ai medici di famiglia che fanno servizio a domicilio». La pressione sui Pronto soccorso regionali in calo, ma l'allerta resta alta: la prossima settimana con i dati completi potrebbero scattare zone rosse comunali
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Operatori nel centro vaccini di Ascoli: L’infermiere Federico Angelini e il dottor Tommaso Poggioli.jpeg

 

di Federica Nardi

Il vaccino Johnson & Johnson ha una data di arrivo anche nelle Marche: il 16 aprile. «Sì, arriva anche da noi – conferma a Cm Filippo Saltamartini, l’assessore regionale alla Sanità -. Non sappiamo ancora quante dosi saranno di preciso, però saranno poche, nell’ordine di qualche migliaia. Probabilmente saranno date ai medici di famiglia per le vaccinazioni a domicilio di over 80 e disabili». Sono loro infatti le categorie prioritarie da tutelare, prima di passare a tutte le altre.

La caratteristica di questo vaccino è il fatto di essere monodose, mentre gli altri attualmente in circolazione hanno tutti bisogno di un richiamo a distanza di settimane. Nelle scorse settimane era stato anche firmato il protocollo con le farmacie, con la possibilità di somministrare il vaccino statunitense, ma probabilmente bisognerà aspettare un numero di dosi maggiore e comunque di finire le categorie prioritarie prima di passare alla “massa”.

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Filippo Saltamartini

La fiducia che l’estate porti con sé un’uscita graduale dall’emergenza comunque è più salda di qualche settimana fa. Le Marche hanno davanti un’altra settimana di zona arancione, la pressione ospedaliera si sta riducendo, lentamente ma costantemente. Ad esempio, i ricoverati in Pronto soccorso nelle Marche sono poco più della la metà della settimana scorsa da (62 a 37). Un bel calo, anche se le terapie intensive e quelle semi intensive (ma in generale tutti i ricoveri da Covid) scendono molto più lentamente in quanto la malattia ha decorsi lunghi e imprevedibili.

Tuttavia niente può essere dato per scontato in questa pandemia. E se è vero che a livello regionale il famigerato indice-soglia settimanale di 250 casi per 100mila abitanti è nei livelli di guardia, la stessa cosa non può dirsi a livello comunale e provinciale. Anche in provincia di Macerata sarebbero diversi i Comuni che rasentano il limite che fa scattare la zona rossa.

Tanto che la settimana prossima, con tutti i dati comunali in mano (che si avranno o lunedì o martedì), la Regione spiegherà ai sindaci quali misure devono far scattare in caso di superamento della soglia di rischio. Misure che vanno dalla chiusura delle scuole alla chiusura dei parchi. Le misure saranno prese dai sindaci in caso riguardino singoli Comuni, dalla Regione nel caso di insiemi di Comuni vicini o Province.

 



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