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Un pareggio che lascia ancora ben sperare

SERIE B - Super Leali protagonista di una partita sconsigliata ai deboli di cuore. Il rosso mostrato dall'arbitro a Brosco per i bianconeri ha l'effetto del rosso che fa infuriare il toro nell'arena. Sull'asse dei nuovi entrati (Cangiano-Bajic) il gol che vale un punto prezioso
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di Lino Manni

L’ultimo salto sul divano alla rete del pareggio di Bajic. Se non si è rotto oggi, resisterà a lungo. Nel primo tempo tanti salti, invece, dovuti alle occasioni del Venezia a cui risponde con altrettante prodezze l’estremo bianconero Leali.

Una partita non consigliabile ai deboli di cuore quella tra Ascoli e Venezia, con i lagunari padroni del gioco, specialmente nei primi quarantacinque minuti.

L’Ascoli scende in campo con i calzettoni rossi tanto cari a Costantino Rozzi, ma ad essere più… in gamba è il Venezia. La squadra dell’ex Paolo Zanetti, tecnicamente più forte, nella prima frazione di gioco tira in porta da tutte le posizioni.

L’Ascoli alza la testa solo in un paio di occasioni. A centrocampo Saric non riesce nè a creare nè a distruggere. Rimedia un giallo (assurdo) come il compagno di reparto Danzi. Solo Sabiri con i suoi guizzi si fa notare ma… predica nel deserto.

Il monologo del Venezia dura fino al riposo, e per fortuna la porta difesa da Leali regge. Sui calci d’angolo Taugourdeau mi fa tornare in mente il mitico Massimo Palanca quando, con la maglia del Catanzaro in Serie A, faceva gol dalla bandierina. Si va al riposo con la speranza che un buon thè caldo dia forza alla squadra.

La ripresa inizia subito con la frittata bianconera con il gol di Fiordilino lasciato solo nel cuore dell’area bianconera. Sugli errori dei singoli meglio sorvolare.

L’Ascoli è vivo. La partita cambia dopo un episodio negativo per i bianconeri: il secondo giallo a  Brosco. Dal capitano non mi aspettavo una “sciocchezza” simile, ma l’arbitro ci mette molto del suo. Il cartellino rosso, come un toro nell’arena, fa infuriare i bianconeri.

Il Venezia ha altre occasioni, ma le sbaglia. Il pareggio arriva sull’asse dei nuovi entrati Cangiano-Bajic. Il bosniaco si regala il settimo gol stagionale che vale il pareggio e un buon punto per la classifica.

Alla fine non c’è nulla da recriminare. L’Ascoli compi una piccola impresa perché, sotto di un gol e con un uomo in meno, strappa un pareggio che lascia ancora sperare. Ultimissimo episodio la pallonata di Sabiri che colpisce in faccia l’arbitro: tantissimi tifosi, come me sul divano, esultano.


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