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Morani, fuoco “amico” su Ceriscioli:
«Covid center già chiuso
Prenda esempio dalla sanità emiliana»

CORONAVIRUS - La sottosegretaria bacchetta il governatore: «Lì non hanno avuto bisogno di “astronavi”. La strada da percorrere è quella del pubblico che funziona. Non vedo perché anche nella nostra regione non si possa fare altrettanto»
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Luca Ceriscioli e Alessia Morani

«Caro presidente Luca Ceriscioli, duole constatare che, come facilmente prevedibile, l’esperienza della fiera di Civitanova si è aperta e chiusa con la stessa velocità di quella di Milano. Se posso dare umilmente un consiglio, si guardi alla sanità dell’Emilia Romagna che non ha avuto bisogno né di astronavi né di uomini della Provvidenza». A dirlo Alessia Morani (Pd), sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo economico, in una lettera aperta al governatore.

«Ieri – sottolinea – è stato, infatti, inaugurato il primo Hub nazionale delle Terapie Intensive: 146 nuovi posti diffusi nelle province della Regione (Bologna, Parma, Modena, Rimini). Negli ultimi 5 mesi il governo ha messo a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale quasi 8 miliardi in più che equivale all’aumento del Fondo Sanitario degli ultimi 7/8 anni. Ieri all’ospedale Maggiore di Bologna sono stati inaugurati nuovi 34 posti di Terapia intensiva più altri 14 posti al Sant’Orsola dei 146 complessivi».

«Tecnologie avanzate e professionisti qualificati -prosegue-. Questa è la strada da percorrere: quella del pubblico che funziona. Non vedo perché anche nella nostra regione non si possa fare altrettanto. Infine, mi auguro naturalmente che quei posti di terapia intensiva, come gli altri delle strutture pubbliche marchigiane, non servano. Questo credo sia un auspicio comune a tutti». Morani aggiunge infine che «tra i contrari all’intervento alla fiera di Civitanova oltre alla sottoscritta, il circolo Pd sanità di Ancona e il Pd di Offida, aggiungerei la segretaria regionale della Cgil, Anaao Assomed e Aaroi oltre che tanta tanta società civile marchigiana».

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