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L’Ascoli verso un’altra salvezza
da agguantare con i denti
(Tutte le foto)

SERIE B - Ultimi novanta minuti di campionato da cardiopalma per i bianconeri. Tutte le ipotesi che potrebbero materializzarsi venerdì notte
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Petrucci e Ferigra

(Foto Ascoli Calcio)

Ascoli all’ultimo respiro. Il più strambalato campionato di calcio della storia, a causa ovviamente del Coronavirus, si chiude ancora una volta con un grosso patema d’animo per i tifosi del Picchio. Qualcosa di diverso avvenne lo scorso anno, con la salvezza acquisita a tre giornate dal termine, ma andando a ritroso, dopo il ritorno in B è stato sempre così: salvezza in extremis, o quasi.

Valentini

Stavolta si chiude davvero col… botto. Ovvero contro un avversario, il Benevento, già promosso in A da tempo, che al “Del Duca” darà sicuramente del filo da torcere ai bianconeri.

Che si salvano senza preoccuparsi dei risultati delle dirette concorrenti, soltanto in caso di vittoria.

Ma l’Ascoli può mantenere la Serie B senza disputare i playout (avvenne così due anni fa con Cosmi in panchina e la doppia sfida con l’Entella) anche in caso di pareggio.

In questo caso, però, occorre che Perugia e Pescara non vincano. Il Perugia gioca a Veneza, il Pescara a Verona col Chievo. Il Venezia vuole i punti della sicurezza, il Chievo quelli per giocarsi il ritorno in A ai playoff.

Trotta

Non è finita. Per la solita rocambolesca concomitanza di risultati – situazione tipica degli ultimi novanta minuti di campionato – l’Ascoli può anche salvarsi in caso di sconfitta. In questo caso, però, deve perdere una tra Perugia e Pescara.

Quarta ipotesi. L’Ascoli perde, il Pescara vince, il Perugia pareggia e il Cosenza vince con la Juve Stabia. In questo caso si ritroverebbero a pari punti (46) Ascoli, Perugia e Cosenza. Ascoli salvo per la classifica avulsa.

Il Benevento, che all’andata passeggiò sull’Ascoli al “Vigorito”, stavolta sale nelle Marche per chiudere un campionato che l’ha visto sempre protagonista, tranne le defaillance delle ultime settimane in cui ha dispensato punti un pò a tutti. Così facendo, alla squadra di Pippo Inzaghi è anche sfuggita l’opportunita di battere il record di punti (61 che con i tre punti a vittoria oggi sarebbero 87) ottenuto dall’Ascoli nella stagione 1977-1978, con Renna allenatore. Anche vincendo al “Del Duca”, infatti, il Benevento resterebbe un punto sotto a quel mitico “Ascoli dei Record”.

Scamacca

I bianconeri sono giunti a questo epilogo del 2020 nonostante le quattro vittorie inanellate da Dionigi che, in sette turni, ha ottenuto anche un pareggio (in casa col Pordenone) e due sconfitte (a Venezia e Pisa). Meglio non pensare a cosa sarebbe accaduto senza quei 12 punti di fila.

Lunedì a Pisa la sconfitta è maturata al termine di una prestazione che per l’Ascoli è stata inferiore alle precedenti targate Dionigi. Nonostante tutto, numerose nella ripresa le occasioni per pareggiare il gol subìto in chiusura di primo tempo. E non può certo passare in secondo piano l’evidente fallo commesso su Cavion dal giocatore del Pisa che ha poi trafitto Leali con il gol-partita.

Ormai tutto ciò apartiene al passato. Il futuro – venerdì sera, con fischio d’inizio alle 21 – si chiama Ascoli-Benevento.

La squadra intanto è tornata ad allenarsi al “Picchio Village”, a meno di ventiquattr’ore dalla gara dell’Arena Garibaldi. L’ha fatto oggi pomeriggio. E lo farà di nuovo domani, mercoledì 29 luglio. Valentini, ammonito a Pisa, va in diffida come Petrucci, Pucino, Ranieri e Troiano. Chi di questi incappa in un altro giallo col Benevento, salta l’eventuale gara di andata dei playout. Ma la speranza è che gli spareggi-salvezza non riguardino l’Ascoli.

Pisa-Ascoli 1-0, salvezza rinviata agli ultimi novanta minuti: si decide venerdì col Benevento


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