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Ast: «Nessuna riduzione del personale, aumento delle prestazioni radiologiche, due tecnici d’estate a San Benedetto»

LA DIREZIONE della Sanità picena ribatte a quanto sollevato dai sindacalisti all'incontro del 15 aprile, spiegando i motivi alla base della "riorganizzazione" «che andrà a beneficio dell'utenza». Ma, chiarezza per chiarezza, resta il fatto che dal 2019 si sono persi 8 professioni e non sono stati rimpiazzati, a fronte di più esami erogati
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di Maria Nerina Galiè

 

«La dotazione organica dell’Unità operativa complessa di Radiologia e Diagnostica per immagini dell’Ast non subirà alcuna riduzione, ma anzi sarà in grado di soddisfare la prenotazione di un maggior numero di prestazioni».

Lo dice la direzione Ast Ascoli in una nota, con la quale risponde ai sindacalisti che si sono riuniti, il 15 aprile, proprio per evidenziare, tra le altre cose, la riduzione da due a un tecnico radiologo la notte nei Pronto Soccorso di Ascoli e San Benedetto, a partire dal 22 aprile (leggi qui).

«Il secondo tecnico – spiegano i vertici della Sanità picena – era stato aggiunto al turno notturno durante la pandemia, con il doppio percorso (covid, sospetto e no covid) anche in radiologia. Ormai da quasi due anni è finito lo stato di emergenza e le esigenze sono cambiate, per cui è possibile tornare alla turnazione che vi era prima della pandemia, nonostante un documentato incremento di prestazioni radiologiche notturne (confermando un aspetto pure sottolineato dai sindacalisti, ndr) che, comunque, si ritengono ancora fattibili da un solo operatore, sia per numero che per tipologia.

Resta attiva, come finora è stata, anche la reperibilità notturna di un tecnico per le esigenze supplementari e occasionali dei Pronto soccorso e del servizio di Emodinamica dell’ospedale di Ascoli (i sindacati hanno affermato che la reperibilità era stata tolta, ndr)». 

I rappresentanti dei lavoratori, poi, hanno anche sollevato la problematica “estate”: «Su specifica richiesta della Uil – assicura l’Ast – abbiamo valutato i dati delle attività dei mesi estivi e deciso che a luglio e agosto il secondo tecnico di radiologia di notte verrà riattivato solo all’ospedale di San Benedetto, al fine di contenere i tempi di attesa dei pazienti che accedono più numerosi al Pronto soccorso in quei mesi».

Non solo tempi, ma anche liste di attesa, nelle quali sono ricomprese le prestazioni di radiologia. La buona notizia da Ast: «Complessivamente saranno erogate dall’Ast di Ascoli più prestazioni radiologiche, tali da soddisfare 234 prenotazioni aggiuntive a settimana e ben 936 in un mese (sotto il dettaglio dell’aumento delle sedute)».

Maria Bernadette Di Sciascio

Ast spiega in quale direzione sta andando e come: «Da settimane la direzione dell’Azienda, con particolare impegno da parte del dirigente del personale tecnico, Saverio Stanziale, e del direttore sanitario Maria Bernadette Di Sciascio, svolge numerosi incontri con il personale medico e tecnico per valutare insieme la possibilità di procedere a una riorganizzazione dei turni di servizio e delle presenze nelle varie ore del giorno, in base all’andamento e alla numerosità delle richieste. 

La riorganizzazione è stata decisa nell’ottica di un’ottimizzazione delle risorse umane, a beneficio della domanda da parte dei pazienti, e consentirà di aumentare il numero delle agende di prestazioni nelle ore diurne, quando la richiesta di esami è decisamente maggiore, a favore dei cittadini che prenotano tramite Cup».

Infine chiarezza per chiarezza: «L’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli che, ancora una volta, si trova costretta a dover fare chiarezza su aspetti organizzativi relativi al personale che vengono “raccontati” diversamente dalle organizzazioni sindacali del comparto. L’Azienda sanitaria, infatti, non ha in previsione, né ha mai affermato, di voler ridurre il numero complessivo dei tecnici di radiologia, né tantomeno quello dei medici radiologi attualmente in servizio, sia all’ospedale di Ascoli, sia in quello di San Benedetto».

Qui c’è da dire che i sindacalisti rappresentanti di Cgil e Cisl Salute Pubblica, Fials, Nursind Up e Ugl Salute non hanno detto che questa Ast intende “ridurre” il personale, quanto piuttosto hanno lanciato l’allarme sul fatto che negli anni si sono persi 8 professionisti e non sono stati rimpiazzati, adducendo a conforto i dati: «Nel 2019 i tecnici di radiologia erano 30 al “Mazzoni” di Ascoli e 22 al “Madonna del Soccorso” di San Benedetto. Oggi sono 25 ad Ascoli e 19 a San Benedetto, persi tra pensionamenti, recessi volontari e incarichi non rinnovati», commentando: «Quella che chiamano “riorganizzazione” è solo un modo di farsi bastare il personale a disposizione».

Che poi l’Ast Ascoli sostenga che questo personale sia sufficiente, sarà appunto l’analisi dei dati a confermarlo. E se così sarà, al netto dei numeri o di chi ha ragione, i cittadini ne saranno lieti. 

Gli esami le cui sedute saranno aumentate permettendo uno scorrimento nelle liste d’attesa sono: risonanza magnetica muscolo scheletrica e rachide con 4 sedute in più a settimana per un totale di 28 utenti in più a settimana e 112 utenti in più al mese, Rx tradizionale con 9 sedute in più a settimana per un totale di 180 utenti in più a settimana e 720 in più al mese, Tac con mezzo di contrasto così da permettere di evadere 11 richieste in più a settimana per un totale di 44 in più nell’arco di un mese, senologia con 15 prestazioni (tra ecografia e mammografia) in più a settimana per un totale di 60 in più nell’arco di un mese.



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