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Trova il cane senza vita,
muore poco dopo di crepacuore

CIVITANOVA - La tragica storia di Rosa Marcantoni, 90 anni, che non ha retto alla scomparsa del suo piccolo Pupi. La figlia: «Era innamorata pazza di lui»
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Rosa Marcantoni e il piccolo Pupi

di Laura Boccanera

Muore di dolore dopo aver trovato il suo cagnolino senza vita. E’ la storia di un grande amicizia fra una 90enne e il suo cane, un meticcio di circa 6 anni,e arriva da Civitanova.

La donna, che viveva a San Marone con la figlia e il suo cagnolino, è morta mercoledì scorso, a pochi minuti di distanza dal suo fedele amico a quattro zampe. Un dramma che ha profondamente segnato la 90enne, Rosa Marcantoni, conosciuta da tutti come Rosetta e il suo cuore non ha retto. «Un’emozione troppo forte che le ha arrestato il cuore», avrebbero detto i sanitari del 118 alla figlia della donna che sono intervenuti in casa dopo il malore. Pupi si chiamava il piccoletto che aveva rubato il cuore della nonnina, un cuore già profondamente turbato dopo un grave lutto familiare che si era consumato qualche anno fa. «E’ allora che abbiamo deciso di prenderle un cagnolino – racconta la figlia Anna Micucci – e da allora se ne era innamorata». Rosa, a dispetto dei suoi 90 anni, stava bene di salute, con l’altra figlia che vive con lei, Fabiola, la mattina erano solite uscire per le commissioni e per la colazione al bar, un vezzo e una coccola che periodicamente l’anziana si concedeva. E così è stato anche mercoledì mattina: le due donne erano uscite, ma al rientro hanno trovato Pupi steso a terra. Rosetta ha capito subito cosa era successo, ha implorato il cagnolino di riprendersi, ha cerca di scuoterlo, di rianimarlo, ma niente. La figlia quindi ha chiamato di corsa il veterinario, mentre la nonnina continuava a parlare al suo piccolo amico. Passati pochi minuti, anche Rosetta ha accusato un malore ed è morta. La Croce verde arrivata sul posto assieme al personale sanitario del 118 ha tentato in tutti i modi di rianimarla, ma il suo cuore non si è più ripreso. E’ morta a seguito di quel terribile dolore, che le ha provocato uno scompenso cardiaco. «Mi sono dovuta ricredere sul legame vero che può esistere fra un cane e il suo padrone – continua la figlia – si leggono sempre storie di cani che muoiono per la scomparsa del loro padrone, stavolta è accaduto il contrario. E’ stata una situazione terribile, da una parte il cane morto e dall’altra mia madre. Lei di Pupi era innamorata pazza, se capitava di andare a pranzo fuori e assentarsi da casa per più di qualche ora, lui era sempre il suo primo pensiero, voleva rientrare perché non sopportava l’idea di saperlo da solo».  Un’amicizia tenera, leale, come chi solo ha un cane conosce e capisce. Un’empatia che è arrivata fino alle più drammatiche conseguenze.

 


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