facebook rss

Pronto Soccorso del Piceno: appalto milionario per medici a gettone, mentre San Benedetto con pochi mezzi si prepara all’assalto della stagione estiva

SANITA’ - L’Asur ha aggiudicato il servizio all’unica cooperativa che ha partecipato al bando unificato e per il quale sono state presentate offerte solo per le province di Pesaro e Ascoli. Nel frattempo è entrato in vigore il dl 34 del ministro Schillaci, che mette paletti all'impiego di ditte esterne. Ecco la situazione
...

L’ingresso del Pronto soccorso di San Benedetto

 

di Maria Nerina Galiè

 

Un appalto milionario per la Medicina d’Urgenza nelle Marche, una sola ditta aggiudicataria e soltanto per le province di Pesaro e di Ascoli, un decreto legge di recente approvazione che nel frattempo ha messo i paletti al sistema dei medici a gettone, un’Ast (quella picena) senza un capo e con un Pronto Soccorso (quello di San Benedetto in particolare) in affanno e che rischia il collasso nella stagione estiva ormai alle porte.

 

Ma andiamo con ordine.

A ottobre l’Asur ha emanato un bando per cooperative, al fine di soddisfare la richiesta di medici e infermieri per la Medicina d’Emergenza e Urgenza, con l’intento di omogeneizzare un percorso già attivato in diverse Aree Vaste, ma in maniera autonoma.

Costo totale messo a monte per l’operazione: 70 milioni.

Tariffa a prestazione, per un turno di 12 ore: 1.350 euro lordi per ogni professionista.

Molto di più che nel pubblico, ma si deve fare di necessità virtù. Inutile quindi chiedersi il motivo per cui i concorsi pubblici vanno deserti e nessuno risponde agli appelli per la mobilità interna.

L’intera operazione prevedeva un contratto biennale e per coprire le esigenze di tutte le Marche, della validità di due anni, rinnovabile per altrettanto tempo, e un ulteriore “proroga tecnica” di 12 mesi ancora. Opzione per l’implementazione del servizio, e quindidel costo, del 50% in caso di necessità.

Cinque i lotti banditi, uno per ciascuna Area Vasta che, singolarmente dopo l’aggiudicazione, sarebbe stata chiamata a stringere l’accordo quadro con la ditta vincitrice della gara, tenendo conto della scadenza o di una eventuale rescissione anticipata se prevista dal contratto, del rapporto con la cooperativa già in servizio.

E’ accaduto che solo due ditte hanno mandato l’offerta. Una non è stata giudicata idonea. E due soli i lotti: Pesaro e Ascoli appunto. I 70 milioni in cassa sono diventati poco meno di 23.

Per il Piceno sono stati messi a monte 16 milioni: 5.346.000 per 24 mesi, ai quali si possono aggiungere 2.673.000 con l’opzione di aumento del 50% delle prestazioni, altri 5.346.000 per la proroga di due anni ed altri 2.673.000 euro per un ulteriore eventuale proroga di 12 mesi.
La determina di Ast Ancona, delegata a livello regionale, ha aggiudicato quindi i lotti, a marzo, ad una stessa cooperativa.

 

Ma nello stesso mese è stato approvato il Decreto legge 34 del ministro Schillaci, intenzionato a frenare l’emorragia dei medici che lasciavano – in tutta Italia – il posto pubblico per arruolarsi nelle cooperative: il triplo del guadagno, codici minori e turni più flessibili.

 

Ecco cosa prevede il dl 34 sui medici a gettone e le cooperative: “Le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale possono procedere alle esternalizzazioni una sola volta e senza proroga per l’affidamento di servizi medici ed infermieristici. Questo può avvenire solo in caso di effettiva necessità e urgenza e dopo aver preventivamente verificato l’impossibilità di utilizzare il personale già in servizio, di assumere gli idonei utilmente collocati in graduatorie e di espletare procedure di reclutamento.
L’affidamento, inoltre, può riguardare solo i punti di primo intervento, di pronto soccorso e non può durare più di dodici mesi. (…) Il personale sanitario che abbia interrotto volontariamente il rapporto di lavoro dipendente con una struttura sanitaria pubblica per prestare la propria attività in regime di esternalizzazione, non può chiedere successivamente la ricostituzione del rapporto di lavoro con il Servizio Sanitario Nazionale”.

Ed ancora su “Incremento della tariffa oraria delle prestazioni aggiuntive nei servizi di emergenza-urgenza. Le Aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale possono ricorrere, per l’anno 2023, alle prestazioni aggiuntive la cui tariffa oraria può essere aumentata fino a 100 euro lordi” (Fonte: Ministero della Salute).

Norme che potrebbero pretendere delle modifiche su quello che è stato previsto nella gara espletata. Ma nessuno, nell’ambiente, si sente di fare previsioni su quello che accadrà, visto il momento delicato che sta attraversando l’Ast picena.

 

Non si nasconde però la preoccupazione per l’Unità operativa di Medicina d’emergenza e urgenza della Riviera, soprattutto, in procinto di affrontare un’altra estate di fuoco.

Al momento nel Piceno c’è una cooperativa che opera nel Pronto Soccorso di San Benedetto (che regge con 10 professionisti contro i 18 necessari) con medici non specializzati, in quanto il titolo non era richiesto, come invece nella recente gara regionale.

Ai medici a gettone viene chiesto di integrare i turni notturni e di potenziare quelli festivi. E – per ora – di occuparsi soltanto dei codici minori. Se non cambieranno le cose, però, con tutta probabilità dovranno essere impiegati anche per i codici maggiori, con il serio rischio (è opinione comune degli addetti ai lavori) di abbassare la qualità del servizio.

 

Il contratto con l’attuale cooperativa scade in autunno. Poi potrebbe subentrate la ditta vincitrice dell’appalto che ha dovuto allegare, da bando, il curriculum di ogni professionista, del quale si richiedeva il titolo.

 

Ora è in tutto in forse, perché – inutile negarlo – in Ast Ascoli non c’è nessuno che si occuperà del problema subito, lasciando tutto in balia, più che della sorte, della buona volontà dei direttori di reparto che devono ingegnarsi per garantire un servizio così prezioso.



Articoli correlati


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X