Riaperta al culto la chiesetta di Falciano: dai fedeli un invito speciale per “Il Trio Itinerante”

E' QUELLA di San Martino, a Falciano di Acquasanta, dopo i lunghi lavori di ristrutturazione post sisma finanziati dalla Regione. Anche il vescovo Palmieri è intervenuti alla festa dell’intera comunità nella piccola frazione montana. Invitati dai fedeli del parroco don Giuseppe Tanziani anche i musicisti perchè la rinascita di questi luoghi è passata anche attraverso la loro musica e i loro canti portati per solidarietà, durante i giorni più bui, fin quassù

22 Marzo 2023 - Ore 09:02 ...

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Il Trio Itinerante

di Walter Luzi

La chiesetta di Falciano ha riaperto il suo portone ai fedeli domenica 19 marzo. Conclusi i lavori di completa ristrutturazione dopo i terremoti del 2016 e 2017 che l’avevano resa inagibile. E’ un giorno di festa per la comunità della piccola frazione acquasantana. E non solo. Perchè la chiesetta di San Martino è un piccolo gioiello di grande valore artistico e storico. Ancor prima dell’anno Mille vantava già rango di pievania e le prime tracce scritte risalgono al 1332. Ricostruita nel 1578 con pietra arenaria è rivestita, come l’abside ed il campanile a vela sopra l’ingresso, in travertino bianco. Lo stesso materiale utilizzato per l’altare su colonnine risalente allo stesso periodo.

Perchè è motivo di soddisfazione per l’intera collettività vedere così ben spesi i soldi delle nostre tasse. I 250.000 euro necessari li ha tirati fuori infatti la Regione Marche con il suo Ufficio Speciale Ricostruzione. Le opere hanno riguardato il consolidamento generale della struttura, anche con l’ausilio di tiranti e catene, il rifacimento del tetto, delle volte e degli intonaci, la sigillatura delle piccole crepe diffuse. E perchè, soprattutto, perché da giorni come questo passa la rinascita di territori e comunità fra i più duramente colpiti dai sisma. Non è un caso che siano intervenuti per l’inaugurazione anche il vescovo di Ascoli Gianpiero Palmieri, e il vice sindaco di Acquasanta Terme Luigi Capriotti. Un applaudito taglio del nastro che riconsegna il luogo di culto ai fedeli ed un po’ più di fiduciosa speranza a tutto il cratere.

Ma i fedeli più anziani della parrocchia hanno voluto che fossero presenti, per l’occasione, anche tre ragazzi forestieri, che però, quassù, hanno saputo lasciare il segno. Sono i tre musicisti per passione de “Il Trio Itinerante”. Un ascolano, Guido Diamanti, e due abruzzesi di Sant’Egidio alla Vibrata, Marco Di Domenico e Stefano Cialini. Per loro è stato un piacere e un onore tornare quassù. Con lo stesso spirito che li anima da sempre.

Si presentarono qui a sorpresa, infatti, una domenica di ottobre del 2019, per suonare e cantare alla Messa celebrata dal parroco don Peppe Tanziani. Era il loro esordio. Il loro primo concerto, gratuito, volutamente destinato a pochi eletti. Gli ultimi, i più fragili e dimenticati. Un abbraccio ideale alla loro solitudine e, in qualche caso, disperazione. La loro arte, cantanti e musicisti di qualità, in gioventù, per diletto, che si fa solidarietà. Condivisione. Sono giorni bui per chi ha deciso di restare, e resistere, comunque, nel cratere sismico. Spesso anziani, soli nelle loro case lesionate, con i loro animali e gli orti da accudire. La loro antica chiesetta è inagibile da subito dopo le violente scosse di terremoto. Una angoscia in più. Che non li prostra però. La loro fede è più forte delle avversità. C’è un locale attiguo che è sicuro. Una soluzione di fortuna, ma che per gli anziani di Falciano va benissimo.

Don Peppe Tanziani, che segue il suo gregge sparso anche nelle altrettanto sperdute contrade di Forcella e Centrale, la messa continuerà a dirla qui dentro. Ed è qui dentro che “Il Trio Itinerante” attacca per la prima volta, durante la funzione, con il suo repertorio sacro. L’iniziale diffidenza cede presto il passo ad una commossa condivisione. Le note di basso e chitarra, la voce potente, scaldano mura e cuori. Il Cantico delle creature, il Panis angelicus di Tommaso d’Aquino l’Ave Maria di Gounod accompagnano e arricchiscono la liturgia.

Si ripeterà altre volte “Il Trio Itinerante”, con le stesse modalità, un omaggio per pochi ai margini, come a Forcella, Umito, Paggese, Polesio, Santa Reparata, Sant’Andrea, Rocche e Favale di Civitella, Pietralta di Valle Castellana. Ma quella prima volta a Falciano di Acquasanta, come capita con certi abbracci, nessuno potrà mai dimenticarsela.

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